
Costruire un progetto professionale in espatrio
Nei miei programmi di coaching con espatriate e espatriati in tutto il mondo, mi sento spesso chiedere da dove si deve cominciare per costruire un progetto professionale in espatrio. La risposta non è univoca, e il discorso è complesso. Qui introduco qualche elemento di riflessione.
Come già spiegato, è importantissimo raggiungere un buon grado di soddisfazione professionale quando si vive all’estero. Costruire un progetto professionale in espatrio però, non è una cosa che si fa da un giorno con l’altro. Soprattutto quando l’espatrio è mobile, e ci costringe a continui riaggiustamenti.
Al di là dell’ormai abusata formula “trova le tue passioni”, vorrei darvi qualche spunto di riflessione che spero possa aiutarvi a costruire il vostro progetto professionale in espatrio.
Per trasportare il proprio lavoro, bisogna acquisire una mente mobile
Non è solo il nostro progetto professionale in espatrio a dover contenere elementi di portabilità. Noi stesse dobbiamo crearci una forma mentale mobile, che includa e faccia tesoro dell’imprevedibilità e della ricchezza che viene dall’affrontare continue sfide. Questo può essere particolarmente difficile per persone cresciute con l’idea del lavoro fisso, o che esercitano un lavoro che presenta peculiarità legate al contesto in cui nasce e si sviluppa. E’ tuttavia un passo necessario se vogliamo porci in maniera flessibile ed efficace verso la nostra professione.
Costruire elasticamente, non rigidamente
Per quanto sia importante strutturare bene i passi da compiere per realizzare un progetto professionale trasportabile di successo, non bisogna dimenticare che troppe rigidità ci obbligheranno a faticosi e svilenti cambiamenti in futuro. Dal momento che le incognite aumentano esponenzialmente in espatrio, costruire qualsiasi prodotto e strumento professionale senza considerare il fatto che potrebbe dover repentinamente cambiare, sarebbe un grande autogol. Invece, nel considerare la propria offerta e la gamma di strumenti da usare nel proporla, è bene tenere a mente che potremmo presto trovarci a doverli offrire in contesti completamente differenti da quelli nei quali sono nati. Meglio dunque costruire in maniera flessibile – ad esempio un sito web facilmente modificabile, un prodotto che non risentirà di eventuali cambiamenti perché è modulabile, etc. – e lasciando qualche dettaglio al caso.
Essere sempre pronti ai cambiamenti
Sembra semplice, ma ho notato che quando si ama il proprio lavoro e si crede a fondo in quello che si fa, può diventare molto difficile lasciarne andare una parte e dedicarsi a qualcosa di nuovo, anche se questo si rende necessario in un rinnovato contesto culturale e lavorativo. Essere aperte ai cambiamenti significa prendere atto del fatto che alcune nostre proposte lavorative non sono più applicabili e necessitano di essere cambiate, a volte anche drasticamente, quando non addirittura soppresse.
Costruire un piano B, C, D, E…
Che l’espatrio ci renda estremamente elastici è ormai assodato. Quello che a volte è complesso, è tradurre la flessibilità che acquisiamo e applicarla al nostro progetto professionale in espatrio. Perché dunque non usare la nostra realtà lavorativa come canale per esercitarci? Creare un piano B è importante in tutte le situazioni della vita, anche in ambito professionale. Ma quando si parla di progetto professionale in espatrio, creare un piano C, D e addirittura E, diventa quasi essenziale. Dato che le incognite dell’espatrio possono toccare improvvisamente tutte le sfere della nostra vita, è bene disegnare più scenari, a seconda di quando queste potrebbero manifestarsi.
Queste sono linee guida molto generali, naturalmente, e a volte provare ad applicarle al proprio progetto professionale in espatrio può generare più confusione che conforto. Se avete bisogno di una cassa di risonanza nelle vostre riflessioni e sul cammino della struttura della vostra vita lavorativa trasportabile, scrivetemi: sarò felice di proporvi una sessione di coaching gratuita per cominciare a dipanare la matassa.
Claudia Landini
Novembre 2019